Poeta e scrittore francese. Trasferitosi in giovane età a Parigi, si
dedicò interamente alla letteratura svolgendo un discreto ruolo culturale
attraverso la rivista "Vers et prose" da lui fondata e diretta per un decennio.
Da un punto di vista teorico egli affermò sempre la propria indipendenza
nei confronti del simbolismo, anche se in realtà l'influenza di questa
corrente poetica era determinante nella sua formazione culturale; è
autore di ben trentotto volumi di
Ballades françaises et chroniques de
France, in cui canta in forme popolaresche i paesaggi campestri, le glorie
delle vecchie città, gran parte della storia stessa della Francia,
semplificata in pittoresche leggende che ricordano, per lo stile e il contenuto,
la grande poesia di Villon. Cantore di facili effusioni sentimentali,
F.
risulta spesso stucchevole e monotono per quel continuo insistere su un
folklorismo un po' di maniera risolto in forme musicali e in immagini colorite
prive di un proprio vigore (Reims 1872 - Montlhèry, Parigi 1960).